Nuovi edifici a zero emissioni dal 2030 e miglioramento energetico graduale degli immobili esistenti, direttiva Casa Green
Nuovi edifici a zero emissioni dal 2030, miglioramento energetico graduale degli immobili esistenti con obiettivi intermedi al 2030 e al 2035, obbligo di installare pannelli solari su alcune tipologie di edifici, progressivo abbandono delle caldaie a gas fino al divieto dal 2040, settore edilizio climaticamente neutro entro il 2050.
Sono questi i contenuti della revisione della Energy Performance of Buildings Directive (EPBD), la Direttiva Case Green che punta a contribuire a ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas serra nel settore edilizio, sulla quale, nella serata del 7 dicembre scorso, la Commissione, il Parlamento e il Consiglio europei hanno raggiunto l’accordo.
La Direttiva Case Green è la nuova norma comunitaria sulla prestazione energetica nell’edilizia che mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e il consumo di energia nel settore edilizio della UE entro il 2030 e a renderlo climaticamente neutro entro il 2050.
Obiettivi graduali di risparmio energetico degli edifici
Per gli edifici residenziali, gli Stati membri dovranno mettere in atto misure per garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035. Entro il 2030 dovrà essere ristrutturato almeno il 16% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni ed entro il 2033 il 26% degli edifici con le peggiori prestazioni, attraverso requisiti minimi di prestazione energetica. Nel complesso, il 55% della riduzione dei consumi energetici dovrà essere raggiunto attraverso la ristrutturazione degli edifici con le prestazioni peggiori.
Dal testo approvato il 7 decembre sono stati eliminati gli obblighi legati alle classi energetiche, quelli che prevedevano di raggiungere determinate classi energetiche entro certe scadenze (classe E entro il 2027 e classe D entro il 2030 per gli edifici pubblici e non residenziali; classe E dal 2030 e D dal 2033 per gli edifici residenziali).
Si è optato dunque per le medie di riferimento che ogni Stato membro potrà definire in base al proprio patrimonio edilizio, al proprio sistema nazionale di classi energetiche e alla propria strategia nazionale di ristrutturazione. Di conseguenza, non saranno uniformati gli Attestati di Prestazione Energetica (APE) degli edifici, come era stato proposto dal Parlamento europeo.
Dalle nuove norme potranno essere esclusi gli edifici agricoli e gli edifici storici. I singoli Paesi potranno decidere di escludere anche gli edifici vincolati per il loro valore architettonico o storico, gli edifici temporanei, le chiese e i luoghi di culto.
Case Green, nuovi edifici a emissioni zero dal 2030
I nuovi edifici occupati o di proprietà delle pubbliche amministrazioni dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. A partire dal 2030 tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero. Queste date sono slittate in avanti di due anni rispetto alla proposta iniziale. Gli Stati membri potranno tenere conto del potenziale di riscaldamento globale del ciclo di vita dell’edificio, che comprende la produzione e lo smaltimento dei prodotti da costruzione.
Direttiva Case Green, caldaie a gas vietate dal 2040
La Direttiva Case Green impone agli Stati membri di adottare misure per decarbonizzare i sistemi di riscaldamento e per eliminare gradualmente i combustibili fossili dal riscaldamento e dal raffreddamento.
Per quanto riguarda, nello specifico, le caldaie a combustibili fossili, l’obiettivo è quello di eliminarle gradualmente entro il 2040 (era il 2035 nella precedente versione). Nel frattempo, a partire dal 2025 gli Stati non potranno più concedere incentivi per le caldaie autonome a combustibili fossili; saranno sovvenzionabili soltanto i sistemi di riscaldamento ibridi, come quelli che combinano una caldaia con un impianto solare termico o una pompa di calore.
Queste misure non riguarderanno quindi chi ha già una caldaia a gas in casa, ma solo chi dovrà installare un nuovo sistema di riscaldamento, sia in sostituzione di quello esistente sia per installarlo in un nuovo edificio.
Pannelli solari sui tetti dei nuovi edifici
È stato raggiunto un accordo sull’obbligo di installare pannelli solari sugli edifici: l’installazione sarà obbligatoria solo per i nuovi edifici, quelli pubblici e quelli non residenziali di grandi dimensioni. Gli impianti solari dovranno essere installati progressivamente, se tecnicamente ed economicamente fattibile. L’obbligo riguarderà tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2030. Sono totalmente esclusi gli edifici residenziali esistenti.